Il raddoppio dei termini introdotto nell’ordinamento dall’articolo 37, commi 24 e 25, del D.L. n.223/2006 non si applica all’IRAP. Lo conferma la sentenza 23 luglio 2024 n. 20400 della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione (Pres. Bruschetta Rel. Putaturo Donati Viscido Di Nocera). Con ciò viene accolto un motivo di doglianza con il quale il contribuente aveva denunciato in relazione all’art.360, comma 1, n. 3 c.p.c., la violazione e falsa applicazione degli artt. 43, comma 3, del D.P.R. n. 600/73, 57, comma 3, del D.P.R. n. 633/72 come modificati dall’art. 37 commi 24 e 25 del d.l. n. 223/2006 con riferimento all’art. 25, comma 1, del D.Lgs. n. 446/1997, per avere la CTR, nel rigettare integralmente l’appello della contribuente, implicitamente …
“La posizione IVA maturata in epoca precedente la dichiarazione di fallimento è differente da quella successiva, ponendosi la coincidenza della partita IVA per le operazioni …
“In tema di imposta sulle donazioni, l’esenzione prevista dall’art. 3, comma 4- ter, del d.lgs. n. 346 del 1990 per i patti di famiglia aventi …
Oggi la prima pagina del quotidiano “La Verità” ha titolato “Lo Stato non paga? Il giudice lo perdona” con riferimento alla ordinanza n. 12708 del …
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