Cumulo giuridico anche per le violazioni degli intermediari.

by Luca Mariotti

La Corte di Cassazione nella sentenza 11741 del 5 giugno 2015 afferma, contrariamente a una massima precedente, che anche per le violazioni commesse dai professionisti intermediari nell’invio delle dichiarazioni si applica il “cumulo giuridico”.

Il caso è quello di una consulente che aveva omesso di inviare 17 dichiarazioni di clienti. La sanzione complessiva, irrogata in oltre 32.000 euro, era stata ridotta a 5.681 (sanzione che dovrebbe infliggersi per la violazione più grave, aumentata da un quarto al doppio) dalla Commissione Provinciale. La sentenza, appellata dall’Agenzia, veniva invece confermata in grado di appello.

Ricorreva per cassazione l’Agenzia delle Entrate per ribadire ciò che era stato affermato con Circolare 52 del 2007. Ovvero che  la violazione relativa al tardivo o omesso invio di un file contenente più dichiarazioni, essendo compiuta non dal contribuente ma da un soggetto diverso, non può beneficiare del cumulo giuridico ma della disciplina prevista dall’articolo 8 della legge 689/81 (unica sanzione pari a quella più grave aumentata sino al triplo).  Non rileverebbe neppure la modifica introdotta dalla Legge 296/2006 consistente nella estensione agli intermediari delle regole sulle sanzioni tributarie.

La Corte esamina l’interpretazione adottata in una precedente massima (23123/2013) e favorevole alle tesi dell’Agenzia. Ma afferma, a contrario, che l’articolo 12 sul cumulo giuridico porta a una lettura opposta dell’istituto del cumulo.

Fa riflettere la pervicacia dell’Agenzia nel percorrere tre gradi di giudizio solo per sanzionare in modo più pesante un professionista che è incappato in un errore putroppo umanamente possibile. E c’è da riflettere anche sulle somme che lo Stato eroga ai cosiddetti “intermediari” per il servizio, in cambio di questa pretesa perfezione. Nonché per le conseguenze degli errori dell’Agenzia stessa.  Cosa dovrebbe succedere, in un paese in cui ci fosse parità di trattamento tra Stato e cittadino (o operatori professionali) nel caso dei molti episodi di “cartelle pazze”?

Ma sono riflessioni che in questo periodo di intenso lavoro è meglio evitare…..

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